Catena della Solidarietà e alcuni esempi del suo operato: Ucraina, Africa orientale, Haiti e Svizzera

Attualità 25.10.2022

Sono molte le regioni del mondo in situazioni di sofferenza, come l'Ucraina, dove imperversa la guerra, l'Africa orientale, la cui popolazione patisce la fame a causa della siccità, della crisi economica e delle condizioni di scarso approvvigionamento alimentare. Oppure Haiti, colpita lo scorso autunno da un terremoto di proporzioni devastanti per i 3,2 milioni di persone che ancora adesso ne stanno subendo le conseguenze. Non dimentichiamo inoltre che anche nel nostro Paese molte persone hanno bisogno di aiuto. Scoprite in questo articolo come vengono impiegate le donazioni della Catena della Solidarietà.

In questo momento, il mondo intero guarda all'Ucraina che si sta difendendo strenuamente dall'invasione russa. Il conflitto si svolge praticamente davanti alla soglia di casa nostra e genera un senso di incertezza tra la gente in Europa. 

Ucraina: aiuti per le vittime di guerra

Questo spiega perché, non appena nel mondo si è diffusa la notizia dell'ingresso della Russia nel suo vicino Paese meridionale, la Catena della Solidarietà ha iniziato a ricevere le prime donazioni. Tre giorni dopo, la Catena della Solidarietà – anche attraverso i diversi canali della SSR – ha ufficialmente lanciato il suo appello alle donazioni. A distanza di circa sei mesi sono già stati raccolti 127 milioni di franchi. Judith Schuler, Direttrice Comunicazione e Fundraising si dichiara estremamente soddisfatta del successo delle donazioni: «Siamo sopraffatti dalla generosità della popolazione svizzera. Il successo di questa campagna dimostra cosa siamo in grado di ottenere grazie alla collaborazione con la SSR». 

Dopo l'arrivo delle prime donazioni, le organizzazioni partner che operano in Ucraina hanno potuto inviare le loro richieste di finanziamento alla Catena della Solidarietà. Finora, 11 delle 25 organizzazioni partner accreditate hanno inoltrato le richieste di finanziamento per l'Ucraina e per i suoi Paesi vicini: Polonia, Romania e Moldavia. Ogni tre anni la Catena della Solidarietà rivaluta gli accreditamenti delle sue organizzazioni partner, le quali devono sottoporre una nuova richiesta di finanziamento per ogni progetto. Inoltre, la Catena della Solidarietà effettua regolarmente visite in loco, monitora e valuta i relativi progetti. 

Le donazioni per l'Ucraina sono impiegate in tutto il Paese per la predisposizione di alloggi d'emergenza, le cure mediche, l'assistenza psicologica e gli aiuti in contanti. È fondamentale che le persone siano libere di decidere ciò di cui necessitano più urgentemente. Dalla scorsa estate diverse organizzazioni partner si preparano ad affrontare il freddo inverno: occorre riparare e isolare almeno un locale per unità abitativa, così che il freddo non esponga le persone a ulteriori rischi. Si prevede di investire nei progetti almeno un terzo delle donazioni ricevute nel 2022. L'impiego di tali somme può essere rivisto nelle puntate di «Rifugiati: l’azione della Catena della Solidarietà», «I progetti della Catena della solidarietà» e «Ucraina, il reportage da Ivano-Frankivs’k» su RSI LA 1.

Africa orientale: aiuti contro la carestia dovuta alla siccità

Un altro continente è attualmente devastato da una grave siccità. A causa del cambiamento climatico, nel Corno d'Africa (Kenya, Somalia ed Etiopia) le precipitazioni nelle ultime quattro stagioni delle piogge, ossia ottobre 2020, marzo 2021, ottobre 2021 e marzo 2022 sono state scarse. Circa 36 milioni di persone sono pertanto afflitte da un'acuta carestia. Oltre alle condizioni climatiche, i problemi economici conseguenti alla pandemia e i conflitti armati acuiscono ulteriormente una situazione già preoccupante. Anche il blocco delle forniture di grano in Ucraina e il forte aumento dei costi d trasporto hanno, seppur temporaneamente, peggiorato ulteriormente le circostanze. L'attuale raccolta fondi della Catena della Solidarietà a favore dell'Africa orientale permette alla fondazione di finanziare diversi progetti d'urgenza delle organizzazioni partner. Si tratta in particolare di interventi legati all'approvvigionamento idrico e alimentare nonché alla cura delle bambine e dei bambini fortemente denutriti. 

Haiti: coniugare l'aiuto d'emergenza con la ricostruzione e lo sviluppo

Il 10 gennaio 2010 la popolazione haitiana viene colpita da un destino ostile con un terribile terremoto di magnitudo 7,0 sulla scala del momento sismico. Non solo muoiono 300'000 persone, ma l'entità dei danni materiali è devastante: 250'000 appartamenti e 30'000 negozi vengono letteralmente rasi al suolo. Le ripercussioni si abbattono su un terzo dell'intera popolazione.

L'appello a donare lanciato dalla Catena della Solidarietà per le vittime del terremoto ha portato alla raccolta di 66,2 milioni di franchi. Ad Haiti l'organizzazione di raccolta fondi segue l'approccio dell'aiuto d'emergenza coniugato alla ricostruzione e allo sviluppo. Dopo un aiuto immediato (20% delle donazioni), in una seconda fase è stato possibile affrontare la ricostruzione degli edifici (65% delle donazioni); il 15% è confluito nei progetti volti alla prevenzione delle catastrofi. Si è complessivamente investito il denaro raccolto in 91 progetti attuati da 21 ONG svizzere. Del sostegno hanno potuto beneficiare oltre due milioni di persone. I progetti riguardano soprattutto la prevenzione e la riduzione del rischio in caso di catastrofi, in particolare progetti di rimboschimento.

La maggior parte delle organizzazioni partner che ha sostenuto la ricostruzione si trovava ancora sul posto nell'agosto del 2021, quando Haiti è stata scossa da un nuovo potente terremoto, e grazie al sostegno della Catena della Solidarietà ha potuto rapidamente adottare le misure d'emergenza. 

Svizzera: solidarietà con le persone colpite dalla pandemia da coronavirus

La Svizzera non è coinvolta in scontri armati e non conosce la siccità o la devastazione provocata da un terremoto, ciononostante, anche nel nostro Paese vivono persone che hanno bisogno del sostegno della Catena della Solidarietà. Due anni di pandemia hanno avuto un forte impatto negativo sui soggetti più vulnerabili della nostra società: per esempio donne e uomini senzatetto, persone emarginate, bambine e bambini vittime di violenze domestiche o giovani che incontrano difficoltà nel mercato del lavoro. La colletta «Coronavirus in Svizzera» è la raccolta più lunga nella storia della Catena della Solidarietà, e al contempo la più immediata nell'attribuzione dei fondi. Solo quattro giorni dopo il suo inizio (23 marzo 2020), la Croce Rossa Svizzera e Caritas Svizzera hanno potuto avviare i primi 209 progetti. Negli anni 2020 e 2021 sono stati raccolti 44 milioni di franchi, di cui hanno beneficiato 1,7 milioni di persone. Le forme d'aiuto richieste variavano dall'aiuto finanziario al trasporto, alla cura o alla consegna a domicilio, fino alla consulenza e alla diffusione di informazioni nonché alla distribuzione di alimenti. Nonostante il picco della pandemia sia ormai alle spalle, i problemi permangono. Per questo motivo la Catena della solidarietà continua a sostenere i progetti rivolti alle persone socialmente più deboli.

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