Davvero?! – Vero, falso o opinione? Scoprilo.
Riconoscere le fake news, verificare le fonti, formarsi una propria opinione: con la mostra «Davvero?! – Vero, falso o opinione? Scoprilo», il Museo svizzero dei trasporti, in collaborazione con la SSR, affronta un argomento più che mai attuale. L’esposizione, inaugurata oggi alla presenza del Consigliere federale e ministro di riferimento per i media Albert Rösti, mette in luce quanto le competenze mediatiche siano fondamentali nell’era dei social media, degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale, e perché restino indispensabili per la democrazia.
©Museo Svizzero dei Trasporti
In tre postazioni interattive, visitatrici e visitatori imparano a verificare criticamente le informazioni, distinguere i fatti dalle fake news e comprendere le conseguenze della disinformazione. L'esposizione invita a non condividere contenuti senza riflettere e mostra come operano i media, sottolineando il ruolo centrale del giornalismo di qualità quale base di una democrazia viva e partecipativa.
«Con questa nuova esposizione creiamo uno spazio in cui giovani e adulti possono confrontarsi con le opportunità e i rischi del mondo digitale dei media», spiega Martin Bütikofer, direttore del Museo Svizzero dei trasporti. «Il pensiero critico diventa una competenza chiave, essenziale per una società informata».
In maxi-video dallo stile social, volti noti di RSI, SRF, RTS e SWI swissinfo.ch guidano il pubblico nelle rispettive lingue, attraverso un percorso istruttivo tra mondi digitali e analogici: dallo studio di registrazione con teleprompter, a speciali cupole trasparenti fino a un gioco di fact-checking. L’obiettivo è affinare lo sguardo sui contenuti giornalistici e migliorare la comprensione dell'universo dei media, che è ormai diventata una competenza di base, al pari di saper leggere, scrivere e contare.
La direttrice generale della SSR, Susanne Wille, sottolinea: «In un’epoca in cui fake news e contenuti manipolati si diffondono rapidamente tramite piattaforme digitali e grazie ai progressi dell’intelligenza artificiale, i media affidabili e indipendenti sono più che mai necessari. Per riconoscere e valutare la disinformazione servono solide competenze mediatiche, che aiutino a identificare il giornalismo di qualità, costituendo il presupposto per una libera formazione dell’opinione. Con i suoi contenuti editoriali e i progetti a favore dell’educazione ai media, in particolare per le giovani generazioni, la SSR offre un contributo essenziale».
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