«Non potevo non intraprendere questa avventura»

Attualità 01.04.2020

Il 5 aprile andrà in onda su RSI LA 1 la coproduzione RTS «Bulle». Luc Peter di Intermezzo Films, produttore della serie romanda, racconta in un'intervista della sua collaborazione pluriennale con Anne Deluz, regista e scenografa di «Bulle» scomparsa di recente. Inoltre, spiega quali problematiche si trova ad affrontare in qualità di produttore.

Signor Peter, Lei è il produttore di «Bulle». Da dove viene l'idea della serie?

È stata Anne Deluz a presentarmi il progetto «Bulle» nella primavera 2013. Presso Intermezzo Films (v. riquadro) non volevo in realtà realizzare nessuna serie, ma il progetto era molto interessante e con Anne c'è stata intesa sin dall'inizio. Non potevo non intraprendere questa avventura. Quindi ho chiesto ad Anne di venire a lavorare presso Intermezzo Films, poiché ero in cerca di una nuova persona che, come me, potesse essere produttrice e regista al tempo stesso.

Avete inoltrato il progetto «Bulle» alla RTS nell'autunno 2013. Ci sono voluti sette anni per mandare in onda la serie. È un lasso di tempo usuale?

Il progetto ha subito un ritardo poiché, nel febbraio 2014, Anne si è ammalata e ha dovuto sottoporsi ad alcune cure. A ciò si è aggiunto il ritardo dovuto all'iniziativa «No Billag»: la RTS, coproduttrice di «Bulle», ha potuto darci il via libera per la serie solo in seguito alla votazione. Le attività di ripresa e di montaggio vere e proprie si sono svolte secondo i piani e senza interruzioni.

Un compito importante del produttore è il finanziamento dei progetti di film e serie. Cosa ci può dire riguardo al finanziamento di «Bulle»?

Come detto, «Bulle» è stata la nostra prima serie. Volevo concedere alla regista e a me stesso quanta più libertà possibile. Pertanto, abbiamo deciso di cercare un sostegno finanziario soltanto in Svizzera. Ha funzionato, dal momento che il budget per la nostra serie era alquanto modesto. I fondi per la produzione di «Bulle» sono arrivati soprattutto dalla RTS, dalla SSR, da Cinéforom e dal fondo per le produzioni televisive.

«Bulle» è una coproduzione della RTS e di Intermezzo Films. Come si è svolta la collaborazione?

Nel 2013, noi di Intermezzo Films abbiamo presentato il progetto alla RTS. Quest'ultima lo ha approvato e ha sostenuto il suo sviluppo. Dal momento che «Bulle» era la nostra prima serie, per noi la consulenza della RTS, in particolare di Françoise Mayor e Izabela Rieben, è stata fondamentale. Dal loro know-how abbiamo imparato molto. La stesura del copione è avvenuta molto liberamente, in gran parte solo ad opera di un team di quattro autori e insieme al produttore. La RTS ha ricevuto le versioni del copione solo a uno stadio avanzato. Questa distanza ha permesso di guardare alla storia con uno sguardo nuovo. I riscontri della RTS sono stati decisivi per la buona riuscita del copione. Per quanto riguarda il casting, la scelta degli artisti e dei tecnici come pure il montaggio, la RTS ha lasciato ad Anne un ampio margine di manovra. Abbiamo goduto di questa grande fiducia poiché Anne aveva già realizzato serie e telefilm per la RTS.

Anne Deluz, malata di cancro, ci ha lasciati dopo una lunga malattia a novembre 2019, ancor prima dell'inizio della diffusione della serie. Anche «Bulle» è incentrata su una donna malata di tumore. La regista ha scelto appositamente il riferimento autobiografico?

No, perché Anne mi ha sottoposto il progetto di questa serie quasi un anno prima della sua diagnosi. Il fatto di dover affrontare il problema in prima persona ha conferito al progetto grande autenticità. Ma non c'è mai stata l'intenzione di fare della malattia il nocciolo della serie. Il tumore della protagonista, Alice, serve da pretesto per dare avvio alla narrazione, ma non è il tema principale di «Bulle».

Il primo episodio di «Bulle» è andato in onda sulla RTS il 12 marzo scorso. Da inizio aprile la serie sarà diffusa anche da RSI e SRF. Che cosa Le piace particolarmente di questa serie?

Questa serie è molto umana, molto emozionale e gode della partecipazione di attrici e attori straordinari. L'idea di seguire la storia della famiglia confrontata con la malattia di Alice e di osservare da vicino, in ogni episodio, la vita di un personaggio diverso funziona molto bene. Scopriamo i pensieri, la quotidianità e il mondo interiore dei sei personaggi; ne conseguono una varietà e un'intensità che rendono questa serie unica.

Qual è la maggiore difficoltà che deve affrontare nel Suo quotidiano professionale in veste di produttore?

Fare in modo che autori e registi non perdano il loro entusiasmo e la loro creatività per effetto di lunghe fasi di sviluppo e di finanziamento del progetto. Lavorare per anni al progetto di un film senza alcuna certezza di poter effettuare le riprese è piuttosto stressante.

Le diverse società di produzione svizzere collaborano anche tra loro? Oppure vige un'aspra concorrenza?

Da alcuni anni, la collaborazione tra le società di produzione svizzere è molto costruttiva. Le associazioni di categoria come le romande Aropa e Fonction Cinéma hanno dato un notevole contributo in tal senso. Noi tutti possiamo far presenti le nostre problematiche per poi cercare insieme soluzioni. Nei dibattiti, noi produttrici e produttori ci mostriamo molto solidali anche se, dinanzi alle commissioni d'esame che decidono sul sostegno ai progetti, siamo agguerriti concorrenti. 

 

Intermezzo Films

La società di produzione ginevrina Intermezzo Films è specializzata in film per il cinema, dai documentari ai lungometraggi passando per i film d'animazione. Ogni anno la società produce circa 10 film, che procedono di volta in volta in parallelo. Intermezzo Films conta quattro dipendenti fissi con un grado d'occupazione compreso tra il 20 e l'80 per cento che rivestono i seguenti ruoli: direttore/trice di produzione, assistente di produzione, coordinatore/trice di produzione e contabile. Sin dall'inizio, Intermezzo Films è un collettivo composto da registe e registi che si impegnano per la realizzazione di film d'autore con potenziale artistico.

Informazioni sulla serie «Bulle»

Bulle è una cittadina svizzera in piena trasformazione industriale, situata ai piedi delle Prealpi friburghesi. È in questa cornice da cartolina che vive la famiglia Aubert, il cui equilibrio esplode all'improvviso quando i suoi membri si confrontano con la malattia di Alice, 35 anni, affetta da un tumore. La malattia di Alice distrugge ogni certezza e costringe tutti a mettere in discussione il proprio rapporto con l'altro...

Diffusioni (sei episodi):

  • SRF 1 («Kleine Lügen»): dal 1° aprile, ogni mercoledì alle ore 23.00
  • RTS Un («Bulle»): dal 12 marzo, ogni giovedì alle ore 21.10
  • RSI LA 1 («Bulle»): dal 5 aprile, ogni domenica alle ore 21.55