La SRG SSR presenta una serie TV in sei parti che mostra il lavoro del CICR

Comunicato stampa 26.03.2014

Per un anno, il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) ha aperto le sue porte alla SSR, che ha potuto osservare da vicino le sue attività. La serie prodotta in collaborazione tra RSI, SRF e RTS dal titolo «Tra due fronti – i delegati del CICR in missione» documenta il lavoro del CICR nelle zone di guerra e di crisi.

Quattro videogiornalisti e una troupe televisiva della SSR hanno accompagnato e seguito il lavoro di alcuni delegati del CICR in tutto il mondo. Questo reportage ha dato vita alla serie-documentario in sei parti «Tra due fronti – i delegati del CICR in missione». I film mostrano tutte le attività che impegnano e motivano i collaboratori del CICR nei loro incarichi spesso rischiosi; storie forti, che emozionano e sconvolgono. Dalla Svizzera, il documentario conduce lo spettatore in quattro zone di conflitto: Colombia, Repubblica Democratica del Congo, Israele e Afghanistan. In ciascun episodio si racconta la situazione di queste regioni.

La serie «Tra due fronti – i delegati del CICR in missione» verrà trasmessa sui canali della SSR: 

  • Radiotelevisione svizzera (RSI): dall’ 4 maggio 2014, ore 20.40, su RSI LA 1
  • Schweizer Radio und Fernsehen (SRF): dal 28 marzo 2014, ore 21.00, su SRF 1
  • Radio Télévision Suisse (RTS): dal 9 maggio 2014, ore 20.10, su RTS Un

A integrazione della serie TV, la SSR lancia una piattaforma online sullo stesso tema, con informazioni dettagliate sui Paesi interessati, testi brevi e videointerviste in cui vengono presentati e si raccontano in prima persona i collaboratori del CICR, gli operatori della SSR e le persone che vivono e si impegnano in queste regioni. 

Comunicazione aziendale SSR
Daniel Steiner, portavoce, 079 827 00 66

 

Uno sguardo alla serie-documentario «Tra due fronti – i delegati del CICR in missione»

In Colombia, il capoufficio del CICR Abraham parte per una missione delicata. I suoi incarichi nelle regioni isolate sono rischiosi. Si imbatte in gruppi di ribelli e bande di criminali e combatte senza sosta per proteggere la popolazione civile, ma deve stare attento a non finire lui stesso tra i fronti. 
Nella Repubblica Democratica del Congo vediamo cosa significa per le persone vivere in guerra per decenni. Giovani che fino a poco tempo fa erano bambini soldato e vagavano nella giungla seminando il terrore vogliono tornare nella società, e le famiglie divise cercano di ritrovare i loro cari. 
La giovane new entry Stéphanie ha ricevuto la sua formazione a Ginevra, dove si è preparata per la dura realtà delle zone di guerra e di crisi. In seguito diviene responsabile delle visite ai detenuti in Israele. Vive in prima persona quanto possa essere logorante un conflitto di decenni ed è testimone delle pesanti ripercussioni sulla popolazione civile. 
A Kabul, la capitale dell’Afghanistan, l’afghano Najmuddin lavora come direttore del centro ortopedico del CICR. A soli 18 anni è stato gravemente ferito dall’esplosione di una mina. Ogni giorno si impegna affinché le persone disabili non vengano ripudiate dalla società, ormai stremata dalla guerra.
Il presidente del CICR Peter Maurer si informa sulla sorte degli orfani di guerra e mostra alcuni aspetti del suo lavoro impegnativo. In veste di diplomatico ricorda ai potenti della terra i bisogni dei più deboli e gli obblighi imposti dal diritto internazionale umanitario.