Focus Play Suisse: le aspettative del settore del cinema elvetico per la piattaforma

Attualità 27.11.2020

L’industria del cinema svizzero è un elemento chiave dell'offerta di film, serie e documentari proposta su Play Suisse. Ma quali sono le opinioni dei rappresentanti dell'industria cinematografica sulla piattaforma? Quali opportunità e quali rischi intravvedono con questa nuova offerta digitale? Cosa si aspettano dalla piattaforma? L'abbiamo chiesto ad alcuni di loro.

Lukas Hobi, produttore, Zodiac Pictures  

«Con Play Suisse, la SSR si tiene al passo con l'evoluzione delle abitudini di consumo delle sue telespettatrici e dei suoi telespettatori. In tal modo, consolida la sua funzione pubblica, nell'interesse di tutti noi. In qualità di progetto nazionale, Play Suisse aumenterà la visibilità dei contenuti al di là delle barriere linguistiche: un'opportunità per il cinema svizzero. D'altro canto, l'offerta Play Suisse è gratuita per gli utenti e il nostro contenuto, complesso e oneroso da produrre, rischia di perdere valore agli occhi del pubblico.»  

Francine Lusser, produttrice, Tipimages Productions 

«Play Suisse è un'ottima idea, un curatore elvetico dei film svizzeri prodotti nel nostro Paese è necessario. È altrettanto importante avere una piattaforma che offre uno spazio privilegiato ai nostri film. La forza d'attacco della televisione svizzera e il suo rapporto con le telespettatrici e i telespettatori nonché con il settore audiovisivo è un'opportunità unica. La concorrenza è forte così come il rischio di non riuscire a tenere il passo. Mi aspetto che la piattaforma abbia un'attività editoriale intelligente e curata, un accesso facile e un’interfaccia in linea con i tempi.» 

Ivo Kummer, responsabile della sezione Film dell’Ufficio federale della cultura

«L'idea di Play Suisse è accattivante: avvicinare le regioni linguistiche attraverso contenuti audiovisivi e storie per comprendere, o perlomeno apprendere, come la diversità culturale viene coltivata e vissuta a livello regionale e locale. Un contributo alla coesione della nostra società? Accogliamo ovviamente con favore quest'offerta, ma solo se i dati raccolti sugli utenti verranno trattati con la massima attenzione. Sarebbe bello che Play Suisse potesse diventare la memoria audiovisiva a lungo termine del nostro Paese.»   

Anita Hugi, direttrice Giornate di Soletta 

«Non vedo l'ora di scoprire le possibilità offerte da Play Suisse: è una bella notizia sentire che il finanziamento collettivo tramite il canone ne permette il libero accesso, in più lingue, come fanno le Giornate di Soletta, che mettono in contatto la Svizzera oltrepassando le barriere linguistiche. Sono lieta che la nostra edizione di film online "filmo" possa mettervi a disposizione, in chiaro, pietre miliari del cinema svizzero. La nostra selezione di film "filmo" su Play Suisse viene inoltre rinnovata a cadenza regolare. Non dimentichiamo tuttavia che lo streaming è al contempo un'opportunità e un impegno. Spero che Play Suisse sarà partner della cultura cinematografica anche nel mondo reale, nelle nostre sale, nelle regioni e in città. La magia del Cinema risiede nell'esperienza collettiva.» 

Peter Reichenbach, produttore, C-Films 

«I media stanno attraversando una fase di grande cambiamento, come anche la televisione. Sempre meno persone, soprattutto tra i giovani, utilizzano la televisione classica e lineare; fruiscono soprattutto delle offerte digitali su Internet, comprese quelle dei servizi di streaming. È dunque comprensibile che anche la SSR debba cercare nuovi modi per adempiere al suo mandato di servizio pubblico anche in futuro. In questa prospettiva, forse Play Suisse è il mezzo giusto per farlo. Fra un anno vedremo l'accoglienza che il pubblico svizzero avrà riservato a quest'offerta e come andrà adattata e sviluppata. Come ha detto il filosofo cinese Lao Tseu: "Un viaggio di mille miglia comincia sempre con il primo passo".»