Annuario «Qualità dei media»: apprezzamenti e stimoli per la SSR

Comunicato stampa 26.10.2021

L’annuario «Qualità dei media», pubblicato dal Centro di ricerca sul pubblico e la società (Fög) dell’Università di Zurigo, analizza anche quest’anno la qualità del panorama mediatico svizzero. Molti elogi e alcuni stimoli per le unità aziendali e le redazioni della SSR.

Dal 2010, quando fu pubblicata la prima edizione dell’annuario «Qualità dei media», il Centro di ricerca sul pubblico e la società (Fög) dell’Università di Zurigo elabora a cadenza annuale indicatori aggiornati riguardanti la qualità, la fruizione e la concentrazione dei media in Svizzera nonché l’evoluzione del sistema mediatico nazionale nel suo insieme. L’analisi riguarda tutte le categorie di media. Le ricercatrici e i ricercatori prendono inoltre in considerazione le tendenze e la situazione del momento, come per esempio la copertura giornalistica della pandemia di coronavirus, la progressiva concentrazione mediatica o l’importanza dei social media quale fonte d’informazione. 

Sempre apprezzati i «classici» della SSR

Secondo il Fög, nel 2020 le difficoltà economiche dei media si sono aggravate anche a causa della pandemia. Nel contempo, sono ulteriormente cresciute la percezione positiva e la rilevanza del giornalismo d’informazione. Sia la professionalità sia la rilevanza e la contestualizzazione sembrano essere migliorate. In testa alle graduatorie continuano a figurare offerte radiofoniche e televisive della SSR, tra i più votati «Echo der Zeit» (SRF), «Radiogiornale 12.30» (RSI), «Le 19h30» (RTS), «Rendez-vous» (SRF), «Tagesschau» (SRF), «10vor10» (SRF), «Telegiornale sera» (RSI), «Le Journal» (RTS) e swissinfo.ch (SWI). Srf.ch, rts.ch, rsi.ch e rtr.ch hanno invece ricevuto una valutazione leggermente inferiore, una situazione riconducibile – a parere del Fög – alle diverse limitazioni cui sono sottoposte queste piattaforme online della SSR.

L’offerta d’alta qualità di swissinfo.ch

Per il rapporto del 2020, il Fög ha analizzato per la prima volta le offerte swissinfo.ch e rtr.ch. Swissinfo.ch si profila in termini qualitativi ottenendo un punteggio elevato soprattutto grazie alla rilevanza dei contenuti e agli approfondimenti proposti. La spiegazione va cercata nel fatto che il profilo editoriale di swissinfo.ch non è orientato principalmente alle notizie di attualità.

L’istituto di ricerca critica la riduzione della diversificazione geografica dei contributi che ha caratterizzato tutti i media nell’anno in esame: la focalizzazione su temi ed eventi locali, regionali e soprattutto nazionali legati al coronavirus ha fatto ulteriormente passare in secondo piano la copertura degli avvenimenti internazionali.

La SSR attrice protagonista della cultura

La SSR viene elogiata anche come attrice di fondamentale importanza per la cultura in Svizzera. Nessuna azienda mediatica ha investito tante risorse nell’informazione culturale come la SSR e questo malgrado le economie cui è stata costretta l’emittente radiotelevisiva pubblica in tutti i settori. Il Fög riconosce anche gli sforzi della SSR in materia di parità di genere, concretizzatisi ad esempio nel progetto «Chance 50:50» della SRF.

Il rapporto del Fög conclude che la politica mediatica svizzera dovrebbe concentrarsi sulle questioni cruciali. È necessario concentrarsi sulla trasformazione globale dei media guidata dalla “corsa alle piattaforme” ed elaborare soluzioni per mettere fine al conseguente indebolimento mediatico-economico del giornalismo. In questo contesto, il rapporto Fög ritiene che una continua tensione tra media pubblici e media privati sarebbe controproducente: «In un’epoca nella quale il giornalismo è in affanno sia dal punto di vista economico che da quello mediatico, il servizio pubblico va rafforzato e non indebolito. Ciò vale anche per il giornalismo privato, che per il servizio prestato alla collettività andrebbe maggiormente sovvenzionato», afferma il rapporto.

Il direttore generale della SSR, Gilles Marchand, si esprime così sulle valutazioni del Fög: «Sono molto contento che i contenuti e i programmi giornalistici della SSR siano giudicati positivamente nonostante la notevole riduzione dei finanziamenti. Questo riconoscimento ci incoraggia a continuare a concentrarci sulla qualità dell’offerta di tutti i nostri media e in tutte le regioni».

Jahrbuch Qualität der Medien

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