La qualità dei media in Svizzera

Attualità 11.01.2018

Il panorama mediatico svizzero vanta numerosi «media di qualità». Un contributo fondamentale al riguardo è dato dalle emittenti radiotelevisive di servizio pubblico, che sono tenute dalla Costituzione federale a «presentare gli avvenimenti in modo corretto e riflettere adeguatamente la pluralità delle opinioni» (Cost. art. 93 cpv. 2).

Ogni anno, in autunno, il Forschungsinstitut Öffentlichkeit und Gesellschaft dell'Università di Zurigo (fög) pubblica un annuario intitolato «Qualità dei media». L'istituto zurighese analizza infatti, anno dopo anno, la qualità dei media perché ritiene che essi siano il presupposto fondamentale per garantire il buon funzionamento di una democrazia. I criteri che guidano l'analisi – rilevanza, varietà, servizio di contestualizzazione e professionalità – si basano sui requisiti di legge posti alle emittenti radiotelevisive vincolate al servizio pubblico, sulle linee guida dei giornalisti professionisti, sugli statuti dei consigli della stampa e dei media e sulle teorie sociologiche relative alle analisi qualitative. Di seguito presentiamo i risultati principali dell'edizione di quest'anno.

  1. Mezzi d'informazione professionali più importanti che mai: «spetta a loro il ruolo imprescindibile di curatori e controllori nella giungla della rete digitale», scrivono gli autori.
  2. «Digital first»: il consumo di media ha sempre più spesso luogo su canali digitali. La popolazione si informa già oggi soprattutto attraverso siti come Facebook, Google ecc. Questo consumo mediatico disgregato indebolisce i marchi mediatici dei fornitori professionali di notizie in Svizzera.
  3. Media alternativi (in contrapposizione ai marchi mediatici affermati): attualmente questi media vivono ancora un'esistenza marginale in Svizzera, anche se sono stati in grado di raggiungere, in singoli casi, un ampio raggio di diffusione.
  4. È aumentata la qualità dei siti di news online, rimasta a lungo inferiore a quella degli omologhi della stampa e della radiotelevisione. Anche attraverso una buona qualità dei media è possibile raggiungere un pubblico di massa. Oltre alle trasmissioni d'informazione della radiotelevisione pubblica, costituiscono un buon esempio al riguardo le testate domenicali Il Caffè, Le Matin Dimanche e NZZ am Sonntag oppure le testate in abbonamento Corriere del Ticino, 24 heures e Tages Anzeiger.
  5. Facebook deprime la qualità dei media: i social media sono mezzi d'informazione emozionali perché sanno di suscitare così un gran numero di interazioni. Molti media offrono su Facebook una qualità più bassa che sui propri canali. Gli operatori di giornali in abbonamento si sottraggono in una certa misura a questa tendenza. Inoltre singoli operatori mediatici dimostrano di poter suscitare reazioni fra gli utenti anche con contributi di qualità pubblicati sui social media.
  6. Mercato mediatico concentrato: nel 2016, nella Svizzera tedesca le tre principali case editrici mediatiche elvetiche dominavano il mercato online ad ampio raggio di diffusione con una quota del 71 per cento. Nella Svizzera francese e nella Svizzera italiana tale quota raggiungeva addirittura l'88 per cento.

Servizio pubblico e qualità

Ma come si definisce la qualità? A differenza di una ditta privata, che può definire i propri criteri qualitativi con una certa autonomia, un'azienda con mandato di servizio pubblico come la SSR deve ottemperare ad altre regole. Al riguardo, la Concessione della SSR fa riferimento a quattro dimensioni superiori: rilevanza, credibilità, senso di responsabilità e professionalità giornalistica. Oltre a questi standard nazionali esistono criteri e obiettivi qualitativi che ciascuna unità aziendale ? fino alla più piccola redazione ? adotta per sé. Si tratta in particolare di esigenze legate assai concretamente all'attività giornalistica. Oltre al legislatore e alle esigenze che si impone la stessa SSR, c’è anche una terza istanza che svolge un ruolo sostanziale nella definizione della qualità: il pubblico.

In che modo la SSR garantisce la qualità?

Per assicurare la qualità, la SSR deve innanzitutto conoscere perfettamente le dimensioni che intende misurare. La rilevazione del consumo (ossia gli indici di ascolto) e sondaggi regolari consentono di inquadrare la prospettiva del pubblico. Per verificare invece l'adeguatezza con gli obiettivi qualitativi, in particolare quelli posti dalla legge, la SSR adotta in primo luogo gli Standard minimi della qualità, nelle quattro aree linguistiche e per SWI swissinfo.ch. Gli Standard minimi prevedono numerosi processi standardizzati chiaramente definiti, che rappresentano la chiave di volta di tutto il sistema di garanzia della qualità.

Anche l'Organizzazione istituzionale della SSR ha il compito di monitorare e valutare la qualità dei prodotti SSR: ecco perché ciascuna società regionale dispone di un Consiglio del pubblico che periodicamente scandaglia la qualità delle rispettive reti. Infine, ogni anno l'Ufficio federale delle comunicazioni affida a istituti indipendenti – perlopiù università – l'incarico di analizzare la programmazione della SSR.

Perché interrogarsi sulla qualità?

La SSR è la più grande azienda svizzera attiva nel campo dei media ed è in gran parte finanziata dal canone di ricezione. In quanto azienda di servizio pubblico, svolge un ruolo fondamentale nell'aiutare i cittadini a esercitare i loro diritti democratici. A fronte della crescente digitalizzazione, il mondo dei media sta diventando sempre più complesso e questa svolta comporta una grande difficoltà, ovvero la capacità di separare le notizie attendibili dalla marea di informazioni non filtrate, non controllate. La SSR ha dunque ottimi motivi per impegnarsi con serietà a garantire la qualità del suo servizio.

Un ultimo punto: attuale sondaggio tra il pubblico

L'11 gennaio 2018 l'UFCOM ha pubblicato i risultati di un sondaggio condotto tra il pubblico nel 2017 . L'UFCOM si è espresso così: «Questo studio, realizzato secondo criteri scientifici e in modo rappresentativo per la Svizzera, rileva l'impressione soggettiva del pubblico svizzero nei confronti delle prestazioni dei programmi radiotelevisivi pubblici e privati. Nello specifico, agli utenti è richiesto di valutare le emittenti pubbliche e private di cui fruiscono più spesso». Il pubblico valuta molto positivamente il lavoro della SSR e delle sue emittenti. Di seguito i risultati principali emersi dal sondaggio:

  • «Il dibattito pubblico sul valore delle offerte SSR non ha avuto ripercussioni negative sulla valutazione della loro qualità. Rispetto all'anno precedente, la soddisfazione generale (3,9) nei confronti delle offerte SSR è persino aumentata in maniera significativa.»
  • «La conclusione è che le persone in Svizzera continuano ad apprezzare molto le offerte SSR ritenendole di gran lunga superiori alle offerte alternative delle radio locali e delle televisioni regionali.»